Le norme e regolamenti sul volantinaggio sono un argomento molto caldo perché destano sempre molta incertezza, inquietudine e soprattutto molta confusione in materia.
Chiunque si appresti ad intraprendere per la prima volta una campagna di volantinaggio si sarà chiesto quanto questa pratica sia legale e quali sono le norme che la disciplinano.
I miei clienti stessi, soprattutto i nuovi, vogliono sempre essere rassicurati sulla regolarità delle nostre tipologie di distribuzione di volantini.
In modo particolare chi si appresta ad utilizzare il nostro servizio di consegna certificata con GeoCert si interroga se il monitoraggio delle conversioni non leda la privacy di chi riceve i volantini.
Voglio subito tranquillizzare tutti: GeoCert è un servizio che opera nel pieno rispetto delle regolamentazioni in tema di volantinaggio e soprattutto tutela la privacy dei riceventi poiché dati sensibili non vengono rilevati.
Ma per quale motivo mi sono voluto concentrare, con questo articolo, sul tema della norme e regolamenti sul volantinaggio?
Semplice.
Qualche giorno fa, nel capoluogo giuliano, è riemerso un “caso” che ha destato non poco scalpore per chi, come me, lavora nel mondo del volantinaggio.
Allo stesso modo la notizia ha condizionato e creato confusione anche in chi sfrutta le distribuzioni di volantini come strumento di promozione e di pubblicità.
Ma andiamo per ordine altrimenti non si riesce a capire l’accaduto e il mio obiettivo è rendere le questioni un po’ più chiare una volta per tutte.
Contents
La vicenda
Trieste, pubblicità sotto i tergicristalli, sanzioni fino a 500 euro per i trasgressori
Fonte: triesteallnews.it
02.02.2022 – 10:15 – Parcheggiare l’auto ed al ritorno ritrovarsi volantini e altro materiale pubblicitario sul parabrezza della propria vettura, non è cosa molto apprezzata dagli automobilisti che quotidianamente se li ritrovano infilati sotto i tergicristalli. Escludendo quelli che se ne liberano buttandoli a terra, spesso alcuni nemmeno ci fanno caso e se ne accorgono solamente una volta che sono partiti. Il volantino inevitabilmente vola via per poi andare a fare compagnia alle tante cartacce che sono state abbandonate per strada, contribuendo ad aumentare il livello di sporcizia e alimentando il degrado della città, non fornendo certo un bel biglietto di visita per i turisti che si aggirano per le vie di Trieste. In ogni caso, per chi non lo sapesse, lasciare volantini sui parabrezza delle auto è un comportamento vietato dal “Regolamento sulla Gestione dei Rifiuti” e per il quale è prevista una sanzione da 500 €. A ricordarlo, la Polizia Locale del Comune di Trieste sui propri canali social ufficiali. Secondo quanto riportato nell’articolo 31 della sopracitata disposizione, “è vietato abbandonare, depositare o affiggere volantini, o altro materiale pubblicitario o propagandistico/informativo*: sugli arredi urbani di qualsiasi natura e su qualsiasi parte esterna di immobili pubblici o privati, su qualsiasi struttura stradale fissa o provvisoria, su qualsiasi impianto o corpo tecnico presente sulla strada pubblica o comunque soggetta ad uso pubblico, sui semafori, sui pali della segnaletica stradale e sui veicoli in sosta. Detto ciò, pubblicizzare esercizi commerciali ed eventi attraverso la distribuzione di volantini non rappresenta reato; il volantinaggio mediante consegna a mano o tramite cassetta della posta è infatti legale ed un’attività regolarmente consentita.
Norme e regolamenti sul volantinaggio generali e discipline locali
Normativa generale
[..] Le attività di volantinaggio e distribuzione porta a porta dei dèpliant cartacei non possono essere sottoposte a limiti o permessi: non vi possono essere, dunque, né ordinanze comunali di restrizione né di sottoposizione ad autorizzazioni. Sul punto ha così deciso il Tar Lombardia e il Tribunale di Cagliari.
Secondo i giudici le eventuali limitazioni alla distribuzione di volantini a scopo di pubblicità costituirebbe una violazione del principio costituzionale di libertà dell’iniziativa economica privata: ragion per cui l’amministrazione non vanta poteri regolatori in materia [..].
Fonte: La Legge per tutti
La prima cosa da sapere è che il volantinaggio è un’attività pienamente legale.
Vietale tale pratica violerebbe i principi costituzionali di eguaglianza e libertà dell’iniziativa economica privata: (artt.3 e 41 Costituzione).
Art. 3. Tutti i cittadini hanno pari dignità sociale e sono eguali davanti alla legge, senza distinzione di sesso, di razza, di lingua, di religione, di opinioni politiche, di condizioni personali e sociali. Art. 41. L'iniziativa economica privata è libera. Non può svolgersi in contrasto con l'utilità sociale o in modo da recare danno alla sicurezza, alla libertà, alla dignità umana
È, dunque, legale distribuire fogli, cartoline, flyer pubblicitari di qualsiasi tipo o dimensione. Non è vietato lasciarli nella cassetta delle lettere dei condomini e sei libero di posarli sul bancone di un bar se il titolare ti dà il permesso in qualsiasi altro esercizio commerciale.
Tale principio è stato espresso dal Tar Lombardia con la sentenza n. 1133 del 21 giugno 2012 secondo la quale
“la distribuzione di volantini a mano lungo le strade e in generale nei luoghi pubblici, anche in prossimità degli edifici (ove sono collocate le bussole che ospitano la posta ed il materiale pubblicitario) è un’attività essenzialmente libera e l’amministrazione non vanta poteri regolatori suscettibili di incidere direttamente nel rapporto tra gli operatori commerciali e i potenziali clienti”
Per fare volantinaggio e distribuire i fogli pubblicitari non servono neanche autorizzazioni del Comune, non devi aprire partita Iva, non devi fare denuncia all’Agenzia delle Entrate né devi chiedere il permesso alla Questura. Si tratta di una attività completamente libera che nessuno ti può impedire.
Chiaramente questo non ti autorizza a sporcare la città con la carta, a buttare i fogli per strada o ad invadere le piazze come se si trattasse di coriandoli.
Devi sempre rispettare i luoghi pubblici e privati.
Fonte: https://www.laleggepertutti.it/185631_attaccare-volantini-per-pubblicizzarsi-e-legale
Regolamenti locali
Nel caso di volantinaggio non esistono norme di legge che attribuiscano al Comune di emanare un provvedimento restrittivo di tali attività.
Si tratta di una limitazione di un’attività commerciale che, invece, è libera per Costituzione e nei cui confronti la pubblica amministrazione non ha alcun potere regolatorio.
Infatti, l’amministrazione comunale non ha il potere di emanare un provvedimento con cui impedisca l’attività di volantinaggio e distribuzione di materiale pubblicitario porta a porta.
Pertanto, l’eventuale provvedimento che dispone tale divieto è illegittimo e il giudice sarà tenuto a disapplicarlo.
A dirlo è una recente sentenza del Tribunale di Cagliari.
L’intervento delle amministrazioni locali deve essere fatto attraverso un attento controllo del territorio da parte degli organi municipali preposti.
Ad esempio, in alcuni Comuni, sono intervenute ordinanze sindacali per la rimozione di materiale pubblicitario delle facciate dei palazzi, a causa dell’abbandono incontrollato e dello spargimento di notevoli quantità di depliant nelle strade ed aree pubbliche che, incrementando i rifiuti, altera la pulizia urbana ed il decoro ambientale.
Un altro modo in cui l’amministrazione locale entra in gioco riguarda l’utilizzo degli spazi pubblicitari regolati dal comune stesso.
Se si vuole utilizzare uno degli spazi pubblici destinati alle affissioni pubblicitarie comunali è necessario chiedere l’autorizzazione del Comune che, di solito, rilascia dei timbri.
Solitamente è l’ufficio tributi o affari generali che si occupa delle imposte e delle tasse sulle pubbliche affissioni.
Normalmente l’imposta sulle affissioni pubblicitarie prevede un pagamento sopra un determinato ingombro (che spesso va oltre i 5 mq), ma ci sono tanti altri aspetti a cui bisogna attenersi e prestare particolarmente attenzione, quali: zone urbane, impianti elettrici, sistemi sporgenti a bandiera o fissati al muro, specifiche su colori e materiali da utilizzare.
A questa pagina si possono trovare tutte le informazioni utili regione per regione, provincia per provincia.
Riflessioni conclusive
Il volantinaggio è una pratica economica regolata da una serie di norme dettate dalla giurisprudenza e regolate da sentenze che reputano che vietare questa attività vìoli i principi costituzionali di uguaglianza e libertà d’iniziativa economica privata.
Le amministrazioni locali non hanno alcun diritto di stipulare norme di legge che impediscano l’attività di volantinaggio, tutt’al più possono intervenire prestando controlli sul territorio attraverso gli organi di polizia municipale.
Una riflessione che mi sento di condividere è la seguente:
ma perché ancora oggi, nel 2022, siamo costretti ad imbatterci in articoli di questo genere?
Leggere di queste brutte vicende non fa che aumentare lo scetticismo delle persone che, già di loro, ritengono che il volantinaggio sia una pratica sorpassata, antiquata e pure inutile.
A me fa male sentire queste cose, mi sento quasi offeso perché se solo ci fosse un po’ più di informazione e ci si affidasse ad agenzie professionali molte di queste problematiche non esisterebbero.
Un’agenzia professionale è a conoscenza di tutte quelle che sono le normative vigenti in ambito di promozione pubblicitaria e di regolamenti territoriali.
Rivolgersi ad un’agenzia seria è una garanzia poiché assicura che la campagna di volantinaggio venga condotta in modo professionale, con personale formato ed esperto e con servizi scelti ad hoc rispetto alle esigenze dei clienti.
La tipologia di distribuzione è un elemento fondamentale sia per la riuscita della campagna di distribuzione dei volantini. La tecnologia GeoCert è un plus se si vuole ottenere un aumento esponenziale del fatturato, ma è molto utile per monitare l’andamento della distribuzione.
Con GeoCert , oltre a reperire informazioni utili ai fini della distribuzione, è possibile certificare il percorso di ogni singolo volantino e verificarne la conversione in termini di fatturato.
Questo servizio potrebbe essere un’ottima soluzione per risolvere anche i problemi legati alla spiacevole vincenda citata pocanzi in quanto si può monitorare e svolgere un serrato controllo sulle distribuzioni in atto e prevenire episodi spiacevoli.
Se vuoi sapere di più sui nostri servizi e su GeoCert ti invito a contattarmi e a chiedere un preventivo gratuito per toccare con mano la potenza e l’efficacia di questo innovativo servizio.
Francesco Colonna
In realtà bisogna pagare una tassa e chiedere dei permessi per distribuire i volantini. Ho cercato i regolamenti di varie città riguardanti affissioni e volantinaggio e si parla esplicitamente di permessi, limitazioni e altro.
Per il volantinaggio in cassetta postale non è previsto il pagamento di alcuna tassa, e se il comune fa un’ordinanza di solito è incostituzionale.
Ma è meglio affidarsi ai professionisti così si evitano problematiche.
ciao
scusate su Roma ho trovatoquesto
https://www.comune.roma.it/web/it/scheda-servizi.page?contentId=INF38293
come è possibile???
Quella normativa fa riferimento al volantino in luoghi pubblici e non al volantinaggio in cassetta.
Per il volantinaggio a mano servono permessi?
Si, è necessario richiedere dei permessi.
Si ma se poi pagano 3 euro ora in nero di che stiamo parlando ?
Ciao Volantinagore,
grazie per il tuo commento che fa luce sul mondo del volantinaggio che è molto opaco e ci sono moltissime aziende che non capiscono il valore delle persone che lavorano in questo settore.
Ecco perchè non possibile distribuire i volantini a € 0,025 cent oppure 300€ per 10.000 volantini.
Per noi le persone sono importanissime e il loro lavoro va pagato e tutelato perchè è una componente fondamentale per il successo dei nostri clienti.
Noi stiamo lavorando per cambiare il mondo del volantinaggio, renderlo trasparente e sopratutto per renderlo tracciabile.